Panchine Arcobaleno nel II Municipio

Nell’attesa della approvazione definitiva del pdl Zan contro omobitransfobia e misoginia, noi Giovani Democratici del Secondo Municipio festeggiamo con entusiasmo l’approvazione del nostro progetto per la realizzazione delle panchine arcobaleno nel territorio municipale.

La proposta è passata in Consiglio Municipale lo scorso 8 ottobre, con 19 favorevoli, grazie all’impegno e al sostegno della consigliera Boca, del consigliere Cortese e del nostro Gianluca Bogino. Questi piccoli punti arcobaleno all’interno del municipio rappresenteranno la nostra idea di una città inclusiva, che guardi a un futuro in cui le discriminazioni e le violenze che la comunità LGBTQIA+ ha subito, anche a Roma, saranno eventi affidati al ricordo. Chiunque, passandovi accanto, si ricorderà che la comunità LGBTQIA+ esiste ed è una realtà presente, che ogni giorno lotta per l’inclusività.

Le panchine si inseriscono, però, all’interno di un progetto più vasto che stiamo portando avanti da mesi. Accanto al ciclo di iniziative “Liberi da…”, incontri di formazione e di discussione su temi legati all’educazione affettiva e sessuale, stiamo lavorando affinché questo nostro percorso includa anche azioni più pratiche. Infatti, con il Consiglio dei Giovani, intendiamo porre in essere la già approvata proposta della previsione di ore di educazione sessuale all’interno delle scuole superiori di secondo grado del municipio, per sensibilizzare e istruire, con gli esperti del settore, il giovane corpo studentesco alle tematiche delle malattie sessualmente trasmissibili e della prevenzione.
Ultimo, ma non meno importante punto del nostro programma, è quello dell’affissione nelle scuole di volantini per diffondere i numeri e i contatti utili per ricevere sostegno in caso di necessità, sia per le donne che per gli appartenenti alla comunità LGBTQIA+.

Spesso, soprattutto i più giovani, si sentono soli, spaesati e abbandonati quando affrontano determinate difficoltà che la vita gli presenta. Il nostro obiettivo è quello di impegnarci affinché queste persone sappiano che nessuno è lasciato a sé stesso, ma che, grazie anche alle realtà associazionistiche del territorio e della città, c’è e ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltare e a tendere la mano in caso di difficoltà, a partire da noi.