Consiglieri Municipio Secondo II Roma
Consiglieri Secondo Municipio

Bogino Serratore: i giovani alla sfida del Governo

In coro : “Donne, giovani e clochard sono stati dimenticati, miriamo ad una vicinanza concreta”

 

“Eccoce” con Federica Serratore, Presidente della Commissione Politiche Sociali in Secondo Municipio e con  Gianluca Bogino, Assessore alle Politiche Sociali, alle Pari opportunità e alle Politiche Giovanili. Risultato eccezionale quello raggiunto da entrambi alle ultime elezioni amministrative. Federica è stata la più giovane degli eletti nella Capitale, per Gianluca  invece si è  trattato di  una riconferma, a testimonianza del grande lavoro svolto  nella scorsa Consiliatura. Quali sono le vostre sensazioni? Siete consci della grande responsabilità che avete nei confronti della fiducia riposta in voi dai cittadini?

Serratore:<< La fiducia ,che i cittadini, eleggendoci, hanno riposto in noi, è molta. Sono felice e allo stesso tempo emozionata di rivestire un ruolo importante, impegnativo, ma gratificante, che spero di riuscire a gestire nel migliore dei modi. Le cose da fare per il nostro territorio sono molte ed importanti, quindi l’unica cosa che mi sento di dire arrivati a questo punto è:  al lavoro!>>

Bogino: <<Abbiamo affrontato questa campagna elettorale al grido di “c’è voglia di cambiare”. Non era uno slogan, ma un sentimento a cui  cittadini hanno dimostrato di tenere quanto noi. Ciò che abbiamo invocato, com’è ovvio, non è la discontinuità rispetto al governo di centrosinistra dell’ultimo decennio, ma un’innovazione e un rinnovamento ,anche anagrafico ,del campo progressista. Oggi ci troviamo davanti alla prova dei fatti. Chi ci ha votato si aspetta che questo rinnovamento diventi la primavera di cui Roma ,da molti anni, ha un disperato bisogno. Io credo che quest’ardua sfida si affronti con le parole d’ordine che ci hanno portato fin qui: idee fresche e maniche rimboccate.>>

 

La campagna elettorale è stata l’occasione per presentare un documento programmatico che conteneva tutte le idee e i progetti elaborati, negli ultimi  anni, con i Giovani Democratici del Secondo Municipio di Roma. La politica è fatta di compromessi, si sa, ma, alla luce dei vostri nuovi incarichi, confermate ai cittadini la volontà di perseguire con determinazione la realizzazione di quelle proposte?  Vi sono alcune che ritenete prioritarie o che vi sono particolarmente a cuore? 

Bogino: << Se dipendesse solo da noi porteremmo a casa tutto quello che abbiamo proposto. Il bello della democrazia, però, è anche lasciare spazio alle idee di tutti, purché si resti negli argini di una contaminazione costruttiva. Posso garantire che difenderemo fino in fondo, tanto le proposte concrete, quanto la visione del mondo che la ha ispirate. Non possiamo farne a meno, quelle idee e quelle battaglie sono una parte fondamentale di quello che siamo.>>

Serratore: <<Tutte le promesse fatte in campagna elettorale sono frutto di mesi di lavoro, incontri, decisioni comuni. Sono progetti e idee a cui noi teniamo, in un’ottica di miglioramento, non solo del territorio, ma anche del benessere personale di ogni cittadino. Impegnative certo, ma la voglia di realizzarle è più forte che mai. Sicuramente bisognerà dare priorità ad alcune di esse. Per ora, grazie a Gianluca, ci stiamo muovendo per cercare di contrastare l’emergenza freddo.>>

 

Obiettivi dei 100 giorni?

Bogino: <<Ne dirò una per ciascuna delle mie deleghe. La prima cosa su cui mi sono messo al lavoro per quanto riguarda le politiche sociali è il Piano per l’emergenza freddo. Mi pare impensabile che, nel 2021, a Roma, esistano ancora persone le cui vite vengono stroncate dalle intemperie e dalle condizioni climatiche. Poi vorrei aprire subito uno spazio dedicato ai giovani, tra i più bersagliati dagli effetti nefasti della pandemia. In riferimento alle pari opportunità penso sia importante portare a conclusione il progetto del centro di avviamento lavorativo per donne vittime di violenza.>> 

Serratore: <<Mi sento di condividere le battaglie appena citate. Dato il mio ruolo di Presidente della Commissione Politiche Sociali, io e Gianluca collaboreremo a stretto contatto per dare voce a chi finora è stato messo da parte, agli ultimi.>>

 

A proposito di attenzione “agli ultimi”, certamente il Piano per l’Emergenza Freddo, che prima è stato accennato, è un primo passo in quella direzione. Vi andrebbe di spiegare nel dettaglio il progetto? 

<<Il Piano freddo sarà strutturato in due servizi. Il primo prevede un centro di accoglienza notturna, ospitato all’interno di un immobile del Municipio in via Aldrovandi, attualmente inutilizzato, che potrà ospitare tra le 35 e le 70 persone. Essenziale quindi un primo adeguamento degli spazi, allestendo la struttura con le attrezzature necessarie dopo un’accurata pulizia e sanificazione degli ambienti. Partirà, poi, il servizio vero e proprio di accoglienza. Screening degli utenti, monitoraggio, assistenza notturna e verifica dell’avvenuta vaccinazione anticovid. Il secondo servizio, invece, consiste nella formazione di un’unità di strada che interverrà nella raccolta delle segnalazioni, telefoniche e non, nella prima assistenza in strada, nella fornitura di generi di prima necessità, nel coordinamento con il centro di accoglienza notturna, nell’ accompagnamento dell’utenza presso la struttura ricettiva e nella  ricognizione del territorio al fine di individuare nuove necessità. Contiamo che entrambi i servizi possano essere operativi i primi giorni di dicembre.>>

 

Il 25 novembre avete preso parte al Sit-In in piazza Sant’Emerenziana per urlare con forza : “Basta alla violenza sulle donne”. Ammirabile il vostro spirito di partecipazione, considerando l’incessante pioggia di quel giorno, ma, in quanto amministratori, i vostri compiti vanno ben  oltre il mero  processo di sensibilizzazione della cittadinanza. Vi chiedo, pertanto, se avete in mente progetti concreti sul breve e sul lungo periodo  per contrastare, nel Municipio,  le iniquità che ogni giorno sono costrette ad affrontare le donne.

<<La struttura patriarcale e machista presente radicalmente nel nostro Paese richiede uno sforzo collettivo e unitario che deve partire sin dalle realtà territoriali più piccole e concrete, come quelle municipali. Non si tratta di compiere gesti simbolici che, seppur importanti, lasciano il tempo che trovano, ma di destrutturare una volta per tutte un sistema iniquo, ingiusto. Il lavoro da fare dovrà muoversi parallelamente su due fronti. Da una parte cercare di agire sull’educazione, inserendo all’interno di contesti scolastici, corsi centrati e orientati alla parità di genere, al consenso e alla non violenza; dall’altra l’amministrazione dovrà mostrare un supporto concreto a tutti coloro che, per il proprio genere o la propria identità sessuale vengono discriminati. Punteremo per esempio ad un’urbanistica di genere, già sperimentata a Barcellona, su propulsione della sindaca Colau, con un progetto partecipato in cui donne, ma anche uomini, ci indicheranno i luoghi in cui si sentono meno sicuri nel municipio. Questa prima mappatura permetterà di strutturare delle soluzioni urbanistiche tra cittadini ed Amministrazione che potrà, non solo venire a conoscenza delle criticità, ma anche intervenire in maniera più consapevole. Ci impegneremo, inoltre, anche a far sì che, ogni singolo cittadino, sia a conoscenza di quali siano e  di dove siano le strutture nel nostro territorio a cui far riferimento in caso di discriminazione o violenza subita. Sarà anche necessario implementare tali strutture. Una vicinanza concreta.>>

 

About Vincenzo Tetta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *