L’Italia è l’unico Paese occidentale ad aver nominato un militare come commissario dell’emergenza Covid-19. Questo significa inserire la pandemia in un quadro di “guerra”. Molti ci rivedono in questo quadro, tanto che anche la retorica utilizzata dalla politica è una retorica di guerra. “Ce la faremo”, “Andrà tutto bene” rientrano perfettamente nel quadro. Purtroppo, esiste un lato opposto della medaglia: il generale Figliuolo sarà pure un uomo competente e riuscirà a vaccinarci tutti entro l’estate (dubitiamo di questa sua affermazione), ma la politica che delega alla “divisa” fa davvero paura. Ma non paura della divisa, bensì la paura di una deriva istituzionale ormai assodata. Le incapacità politiche di questa classe dirigente ci hanno regalato due governi tecnici in otto anni e altri due di grandi alleanze, il cui risultato è stato un aumento vertiginoso delle diseguaglianze e una crescente crisi sociale. Oggi abbiamo un uomo che gira l’Italia in divisa e questo ci dovrebbe far capire quanto è grande la catastrofe istituzionale che stiamo vivendo.