Dopo 3 anni, 420 mila euro e 8 mesi di chiusura, il Parco Nemorense riapre finalmente al pubblico e, nonostante le alte aspettative e l’ingente investimento di tempo e denaro, questa vicenda ha definitivamente confermato l’inadeguatezza dell’amministrazione della Sindaca Raggi, che di recente ha annunciato la sua ricandidatura per le elezioni del 2021. Il parco ha subito una semplice opera di ordinaria manutenzione: partendo dalle cose elementari, saranno sicuramente vanto dell’amministrazione le siepi tagliate, la riverniciatura delle scalinate (con la vernice che già si sta scrostando), oltre al rifacimento della aiuola dell’entrata di via Panaro e la riparazione dei giochi per bambini, spesso vandalizzati. Non vi è traccia delle varie opere promesse, a partire dalla riparazione del sistema idrico delle fontane del parco (che ancora oggi somigliano più a una palude che a delle fontane), passando per il ripristino della pavimentazione, che mantiene il solito brecciolino. Novità interessante è lo sgombero del parco mezzi di Ama, che occupava una buona porzione dell’area, ma che a quasi un mese dalla fine dei lavori è ancora recintato (sono stati abbattuti i muri che prima circondavano il parcheggio, chissà cosa verrà fatto dell’area recuperata). A questo punto i dubbi sono tanti: è possibile che con una spesa tanto elevata e con così tanto tempo a disposizione i risultati siano stati solo questi? Pur tenendo conto del lockdown, risulta davvero incredibile come siano stati spesi malamente questi 420.000 euro di soldi pubblici. Il II Municipio denuncia, giustamente, come il Campidoglio abbia fatto tutto da solo: infatti, né il Presidente della Commissione Ambiente Andrea Rollin, né l’Assessore all’Ambiente Rino Fabiano sono stati minimamente coinvolti, nonostante si siano messi a disposizione. Gli stessi ora annunciano che vigileranno sull’esito del resto dei lavori. Ma quindi, da chi sono stati svolti questi interventi? Facendo una breve ricerca sul sito di Roma Capitale, salta fuori il documento di aggiudicazione del Dipartimento Tutela Ambientale, che all’esito della gara ha assegnato i lavori a una società romana iscritta alla piattaforma Consip per la fornitura di servizi alla Pubblica Amministrazione per la sopraccitata cifra di 420 mila euro. È possibile che servano così tanti soldi per lavori di semplice manutenzione? Oppure si tratta delle ennesime promesse fatte e mai realizzate da parte della Sindaca? La Raggi risponda alle domande dei cittadini, che dopo l’ennesimo “successo” dell’Amministrazione a 5 stelle non vedono l’ora di poter far sentire la propria voce alle elezioni del 2021.